Domenica notte 14 aprile si è concluso il 32° Istanbul International Film Festival, uno dei principali Festival cinematografici che si svolgono in grandi aree urbane. La sua programmazione ha vantato quest’anno circa 220 lungometraggi, provenienti da una quarantina di Paesi, nel corso dei 16 giorni della sua durata.
Il Golden Tulip Award, quale miglior film della sezione Competizione Internazionale, attribuito dalla Giuria Internazionale, presieduta dal noto regista australiano Peter Weir, è stato vinto da What Richard did, terzo lungometraggio del regista irlandese Lenny Abrahamson. La Menzione Speciale è andata a Camille Claudel 1915, del regista francese Bruno Dumont, presentato lo scorso febbraio alla Berlinale, nella competizione ufficiale.
Il Golden Tulip Award e il Premio dei critici della Giuria della FIPRESCI, entrambi quale miglior film turco della sezione Competizione Nazionale, sono stati assegnati a Thou Gild’st the even (Sen Aydinlatirsin Geceyi), di Onur Ünlü, presentato in anteprima mondiale. Allo stesso film sono andati anche il Premio alla miglior sceneggiatura, dello stesso Ünlü, e quello al miglior montaggio, effettuato da Emre Boyraz.
Ricordiamo anche i principali altri Premi assegnati ai film turchi della Competizione Nazionale da parte della Giuria Internazionale presieduta dal noto regista turco Tayfun Pirselimo?lu . Il Best Director Award è stato attribuito alla regista trentenne Asli Ozge, autore di Lifelong (Hayatboyu), presentato alla Berlinale di quest’anno, nella sezione Panorama. Si tratta della storia del declino del legame matrimoniale tra due cinquantenni della classe media, un architetto e un’artista, in una Istanbul autunnale. Il Premio Speciale della Giuria è stato vinto da The Cycle (Devir), del noto regista quarantenne Dervis Zaim, che descrive, con un interessante mix di finzione e documentario, costumi e vicende esistenziali in un villaggio rurale del sudovest del Paese.
Infine il Best Debut Film Award, ovvero alla miglior opera prima, tra tutti i film turchi presenti nelle sezioni competitive, internazionale e nazionale del Festival, è stato attribuito, da parte della specifica Giuria Internazionale, a Nobody’s Home (Koksuz), esordio della regista ventenne Deniz Akcay Katiksiz. Al film, un convincente dramma riguardante la crisi di una famiglia composta da una cinquantenne vedova madre di tre figli, è andato anche il Premio del Pubblico quale miglior film turco.
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