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 FILM REVIEWS I ORIGINAL TITLE I LA GUERRA, PIPPO DELBONO I FRANCESCA LAMPREDI I 2003
La GUERRA
PIPPO DELBONO
DI FRANCESCA LAMPREDI
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Pippo Delbono realizza questo film dopo una tournée teatrale in Israele e in Palestina con la sua compagnia. Lo spettacolo che presenta si intitola appunto Guerra e porta il regista a riflettere una seconda volta su questa tematica. Tuttavia questo film-documentario non si pone come reportage sul conflitto israeliano-palestinese.
Gerusalemme è soltanto l’incipit di una riflessione, perché come recita un vecchio palestinese: “Tutti i problemi di Gerusalemme sono i problemi del mondo.” La culla della nostra civiltà ci appare deserta, animata soltanto da gatti, triste con i bambini che affrontano la quotidianità di una partita di calcio, e crudele con soldati, pistole e proiettili. Agli occhi di Delbono non c è una differenza tra Israele, Sarajevo, Algeri e i campi di concentramento di Auschwitz. La guerra non è un evento storico ma una condizione esistenziale, interiore. Il conflitto lo si può perfino trovare nella nostra società, (“ Anche io e non c’era la guerra…ho visto le persone che mi guardavano come se io fossi un mostro e tutte le cose trasformarsi in mostruosità.”) come dimostrerà sei anni più tardi nel suo terzo lungometraggio, La paura.

"La Guerra" Pippo Delbono |
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Quello che interessa al regista è distaccarsi dalla motivazione del conflitto, non emettere giudizi ma raccontare il disagio esistenziale attraverso un lirismo di immagini, una voce over che recita brani sulla pace, sulla libertà, attraverso il diverso, il diseredato, la vittima della guerra. L’artista per Pippo Delbono è colui che sa stare nell’interstizio, colui che si fa da guida per cercare l’aspetto poetico, colui che sa mutare il suo punto di vista.
L’artista riesce infatti a farci vedere la guerra con gli occhi di Gianluca, ragazzo down, attore per la compagnia Delbono che ne ha una visione ludica e lo attrae come un videogame, o con lo sguardo di Bobò che la ignora e trasforma in aereoplano il pezzo deformato della carrozzeria di un’auto colpita da una bomba.
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La guerra diventa così un racconto poetico di un’ affascinante bellezza dicotomica: “ Un tempo per nascere, un tempo per morire, un tempo per la guerra, un tempo per la pace.” Privo di linearità, i cui protagonisti non sono dei personaggi: né gli attori della compagnia teatrale né gli abitanti di Gerusalemme, ma i loro gesti, le loro parole.
In questo suo primo lungometraggio, Pippo Delbono anticipa le tematiche che saranno presenti nei suoi film successivi: il rapporto con Bobò, anziano sordomuto che incontra nel manicomio di Aversa a Napoli e che deciderà di “adottare” come attore di teatro, nel Grido, la difficile condizione di essere al di là delle categorie della nostra società ne La paura. La Guerra riceve il David di Donatello nel 2004 e nel 2009 ottiene il Premio Europa Nuove Realtà Teatrali  |
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"La Paura" Pippo Delbono
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2003, 61 Min, Documentario
Produzione:
Daniela Cattaneo Diaz
Regia:
Pippo Delbono
Attori:GIANNI BRIANO, MARGHERITA CLEMENTE,
PIERO CORSO
ARMANDO COZZUTO,
PIPPO DELBONO,
LUCIA DELLA FERRERA,
FAUSTO FERRAIUOLO,
GUSTAVO GIOCOSA,
SIMONE GOGGIANO,
ELENA GUERRINI, MARIO INTRUGLIO,
TOMASO OLIVARI,
PEPE ROBLEDO,
AKRAM TELAWE
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