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ROTTERDAM FILM FESTIVAL 2014

A Rotterdam i nuovissimi film indipendenti

Best Films, Hivos Tiger Awards, a “Han Gong-Ju”, di Lee Su-Jin (Sud Corea), “Anatomy of a paper clip, di Ikeda Akira (Giappone) e “Something must break”, di Ester Martin Bergsmark (Svezia)
Big Screen Award a “Another year”, di Qxana Bychkova (Russia)
Due anteprime mondiali italiane: “O sangue é quente da Bahia”, di Aurelio Grimaldi e “Mancanza – Inferno”, di Stefano Odoardi

Di GIOVANNI OTTONE

"O sangue e quente da Bahia", Aurelio Grimaldi

O sangue e quente da Bahia

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La 43. edizione del “International Film Festival Rotterdam (IFFR)”, svoltasi dal 22 gennaio al 2 febbraio, ha confermato  che si tratta della più importante rassegna mondiale di cinema d’autore indipendente, con decine di lungometraggi, in anteprime mondiali, internazionali ed europee, di giovani registi e gode di un pubblico vastissimo. È noto sia per la promozione di giovani registi (ogni anno sono decine gli esordienti) sia per la presenza di produzioni indipendenti, in larghissima maggioranza, provenienti da tutti i continenti ed in particolare dai Paesi asiatici e del sud del mondo. Inoltre ospita il “CineMart”, giunto alla 31^ edizione. Si tratta di un ambito del Festival dove si incontrano, in sessioni di lavoro, i filmmakers e i produttori interessati a possibili finanziamenti di nuovi film, presentati come progetti definitivi, con sceneggiatura, piano di produzione e di realizzazione e budget. È un evento che dura tre giorni e pone a confronto un lotto specifico di operatori preselezionati. Quest’anno sono stati presentati 26 nuovi progetti, prodotti o coprodotti da 22 Paesi di Europa, Asia e Americhe. Tra gli altri anche 2 progetti di nuovi film italiani: Happy time will come soon, opera seconda di Alessandro Comodin, coproduzione italo-francese e vincitore dell’ARTE International Prize, e Tarda primavera, terzo film di Michelangelo Frammartino. Infine è sede dello “Hubert Bals Fund”, un fondo finanziario che promuove e sostiene film di giovani autori e che in questa edizione ha partecipato allo sviluppo dei progetti e/o alla produzione di ben 25 lungometraggi presentati nelle varie sezioni del Festival.

La ““Hivos Tiger Awards Competition” sezione ufficiale competitiva, ha presentato 15 lungometraggi, tutti opere prime o seconde. I vincitori ex aequo dei 3 Hivos Tiger Awards, sono stati: Han Gong-Ju, del sud coreano Lee Su-Jin, un eccellente dramma, ambientato in una cittadina di provincia, che descrive il complicato tentativo di superare una terribile violenza subita, da parte di una studentessa diciassettenne; Anatomy of a paper clip, del giapponese Ikeda Akira, una divertente commedia romantica minimalista, costruita con un’estetica da comic strips, in bilico tra poesia e paradosso; Something must break, dello svedese Ester Martin Bergsmark, un sincero itinerario di costruzione di una relazione di coppia tra due giovani, un punk e un transgender. Tra i film in competizione citiamo anche War story, opera seconda del trentenne americano Mark Jackson, che ha studiato a Cinecittà: un dramma atipico, coproduzione USA / Italia, che racconta la crisi di una fotografa di guerra (una sorprendente Catherine Keener), reduce dalla guerra in Libia, che soggiorna temporaneamente in Sicilia. Nel cast anche Donatella Finocchiaro e Vincenzo Amato.

Another Year

"Anotyer year", Oxana Bychkova

La “Big Screen Award Competition”, volta a promuovere la distribuzione di nuovi film indipendenti in Olanda, ha presentato 10 lungometraggi, compresi nelle varie sezioni del Festival. Il vincitore è stato Another year, notevole esordio della russa Oxana Bychkova, che descrive, con realismo e acume, la progressiva involuzione del legame tra due ventenni sposati, tra immaturità sentimentale e differenze culturali, nella Mosca contemporanea. To kill a man, terzo lungometraggio del cileno Alejandro Fernández Almendras, ha ottenuto KNF Award, conferito dal Circolo dei Critici Olandesi a uno dei film della Competizione “Big Screen Award Competition” e consistente anch’esso nella sua distribuzione garantita in Olanda, Belgio e Lussemburgo. Si tratta di un dramma esistenziale, con risvolti di revenge thriller psicologico, molto convincente. Racconta la storia di una famiglia proletaria di lavoratori decenti perseguitata da un delinquente del quartiere.

28, terzo lungometraggio del cingalese Prasanna Jayakody, ha vinto il NETPAC Award quale miglior film asiatico presentato nella selezione ufficiale del Festival. È un dramma realistico che mette a fuoco con efficacia il contesto sociale dello Sri Lanka. Costruito come un road movie atipico, racconta la vicenda di due poveracci che si recano a Colombo per recuperare il corpo della moglie di uno di loro, stuprata e uccisa, e poi devono riportarlo al villaggio e approntare il funerale.
Nella sezione “Spectrum”, dedicata ad autori già affermati, sono stati presentati due lungometraggi italiani, entrambi in anteprima mondiale: O sangue é quente da Bahia, di Aurelio Grimaldi, offre l’esuberante ritratto dei giovani di una favela di Salvador (in Brasile), tra sentimenti e piccoli crimini, con al centro la tormentata storia d’amore tra due teenagers; Mancanza – Inferno, di Stefano Odoardi, è un film sperimentale, di stampo teatrale e ispirato ad un testo di Rainer Maria Rilke, ambientato nel centro storico di L’Aquila, dopo il terremoto rouge

 

 

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43. ROTTERDAM FILM FESTIVAL 2014

info

22 / 01 - 02 / 02/ 2014

International Film Festival Rotterdam

Han Gong Ju

Mancanza Inferno

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